25 NOVEMBRE

25 NOVEMBRE

25 NOVEMBRE
Che cosa significa combattere la violenza contro le donne

Oggi, 25 novembre, si dedica la giornata a riflettere su quello scandalo che è la violenza contro le donne. Violenza verbale, psicologica, agita fino all’assassinio. Violenza che lascia tracce profonde in tutte e in tutti, che blocca la vita della società e impedisce di progredire. Violenza che nasce da una profondissima, atavica convinzione che tra gli esseri umani ci siano quelli migliori e quelli un po’ meno attrezzati, un po’ meno capaci, un po’ meno. Uomini da una parte, donne dall’altra: una divisione così profondamente incisa nella nostra mente e nella nostra anima che non ci accorgiamo neppure quanto influisca nella vita quotidiana.
Dietro, c’è un modo di pensare distorto: si parte dalla constatazione di DIFFERENZE e si scivola tragicamente in un meccanismo di POTERE. Le differenze, che esistono e in sé stanno su un unico piano, vengono tradotte in “meglio” / “peggio”, su piani diversi: uno sopra, uno sotto. È la trappola del pensiero-potere: penso e dunque devo usare il mio pensiero per potere, per gestire, per dominare.
È lo stesso pensiero-potere che divide gli esseri umani tra bianchi e neri, tra religioni buone e religioni inaccettabili, tra culture giuste e culture inferiori, tra amici e nemici.
Dedicare una giornata a riflettere su questa TRAPPOLA DEL PENSIERO-POTERE è utile.

Cologno Solidale e Democratica lavora da sempre per “pace e diritti”. La nostra logica non è quella del pensiero-potere. Vogliamo pensare, creare, unire attorno a un’idea alta di fratellanza, di partecipazione, di scambio tra diversità. Lottare oggi perché la discriminazione e la violenza contro le donne cessi significa per noi lottare per una visione del mondo veramente umana, nella quale ciascuno venga riconosciuto nella sua dignità e apprezzato per il suo apporto alla vita comune.

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