Sei mesi di lotte intestine della maggioranza

Sei mesi di lotte intestine della maggioranza

15.03.2021 | Vita da consigliera

I consiglieri comunali sono potuti ritornare dopo un mese e mezzo in aula l’8 e il 9 marzo.

La pandemia non è stata la causa della sospensione dei lavori, no, niente di tutto questo. La sospensione è stata causata dalla crisi di maggioranza, che si protrae da ottobre, per questa seconda consiliatura Rocchi, ma anche i cinque anni precedenti non sono stati risparmiati da lotte intestine e crisi interne.

In soli sei mesi due assessori dimessi, un Presidente del Consiglio e il Vicesindaco, un record da Guinness dei primati. Il Sindaco nelle comunicazioni, ad inizio Consiglio, ha presentato la nuova “quadratura” con l’entrata in Giunta dell’assessore Lo Verso. Per accontentare Fratelli d’Italia l’assessore Di Bari si è dovuto dimettere per cedere le deleghe – sicurezza e commercio – dichiarando sui social che se ne andava a “testa alta” per il bene della città. Le sue dimissioni sono apparse subito false, perché la stessa Perego assessore aveva dichiarato che si trattava solo di un arrivederci, quindi dimissioni false per gettare un po’ di fumo negli occhi. Da lì a qualche settimana Di Bari è rientrato ed è stato “premiato” dal Sindaco con responsabilità ben più importanti. Della serie … ti dimetti e io ti premio. L’unico che si è dimesso e poi non è rientrato è stato Scalese, scaricato dal Sindaco, ma soprattutto dai suoi fedelissimi della lista Noi con Rocchi (che ha contribuito a far nascere) si sono fatti “comprare” dal pifferaio magico in salsa leghista. Tanto valeva assegnare le deleghe tutte insieme risparmiandoci la presa per i fondelli. Per chiudere il cerchio, Rocchi deve nominare ancora il Vicesindaco e il secondo assessore in quota Noi con Rocchi. Chi sarà il nome papabile? Pandiscia, ex esponente di Cologno Libera?

Nella trattativa, estenuante durata appunto 6 mesi, Fratelli d’Italia raccoglie il risultato di un assessorato, a Lo Verso, e della Presidenza del Consiglio comunale, alla consigliera Tesauro, pochino rispetto alle richieste iniziali. Depotenziamento totale dell’assessora Perego che, a detta loro, avrebbe dovuto lasciare la scrivania di Via Levi. Troppe le incursioni nelle altre deleghe, troppa l’ingombrante ombra del marito Pase, Consigliere Regionale. Sono in tanti a dire che i sindaci a Cologno sono due, Pase e consorte, Rocchi è la figura di facciata.

Ma torno su Tesauro, la prima donna Presidente del Consiglio. La notizia in sé è anche positiva ma come ha ricevuto questo incarico lascia il posto all’amarezza. Non per meriti o per concertazione tra le forze politiche Consiliari ma per mera spartizione dei posti di potere e per gentile concessione del Sindaco.

Queste mie affermazioni sono la cruda realtà confermate tra l’altro dalle dichiarazioni rese da Cirillo Antonio – ex Presidente del Consiglio a tempo – che si è scagliato contro Fratelli d’Italia che li ha definiti dissidenti. Ha ricordato infatti che nei 6 mesi si sono chiamati fuori dalla maggioranza votando contro atti dell’amministrazione Rocchi, hanno fatto, denuncia Cirillo, un vero e proprio atto di forza per poi andare dal Sindaco con la lista della spesa.

Insomma fin qui è l’epilogo brutto e anche scontato di una politica che non vorrei più vedere a Cologno. Questa premessa serve per leggere gli avvenimenti che seguiranno nel prossimo futuro, perché non sono convinta che la faccenda si chiuderà qui. Diverse questioni rimangono irrisolte:
1. la Lega esce veramente ridimensionata come richiesto da Fratelli d’Italia e dai potentati locali colognesi?
2. su chi ricadrà veramente la scelta di Vicesindaco? Da qui in poi si aprirà una nuova fase dai lunghi coltelli
3. perché Rocchi rinvia la designazione dell’incarico di Vicesindaco? Di cosa ha paura?
4. gli assessori della Giunta come potranno lavorare insieme dopo le reciproche accuse?
5. Fratelli d’Italia e ciò che rimane della lista Noi con Rocchi, che ormai pare spaccata in due, hanno accettato di far parte della Giunta, verranno trattati alla pari con la Lega oppure pagheranno per i danni d’immagine causati al Sindaco Rocchi?

Ora la cronaca di come è andata in Consiglio Comunale l’8 e il 9 marzo.

Come forze politiche di opposizione abbiamo portato in Consiglio 4 argomenti in discussione. Per dire che l’opposizione lavora e propone, anche se la maggioranza non accoglie quasi mai nulla, anzi mostra intolleranza e insofferenza.

Le nostre pressioni sono servite per far approvare, con grave ritardo, la nuova convenzione con gli altri comuni che fanno parte del Sistema Bibliotecario Nord Est Milano. In sede di approvazione del bilancio avevamo appreso da Simone Rosa che l’amministrazione era intenzionata ad uscire da un sistema “modello” noto in Italia e in Europa come esperienza positiva.

Abbiamo chiesto che si istituisca presto la Commissione di gestione e controllo dell’impianto di compostaggio.

Abbiamo chiesto l’istituzione di una commissione d’indagine prevista per legge per le cause e per le affermazioni gravi dell’Assessore Scalese. Dopo un’accesa discussione in Consiglio, dove il Sindaco ha perso letteralmente la testa, la maggioranza ha bocciato quest’ultima nostra proposta.

Sull’espressione di voto dell’opposizione sul Presidente del Consiglio ha pesato la spaccatura del 10 ottobre ultimo scorso quando il capogruppo del PD si è rifiutato di votare Roman nonostante fosse la candidata sindaca del centro sinistra. Per evitare di uscire spaccati su un nome non condiviso, che comunque non sarebbe passato per ovvie ragioni di numeri alla mano, si è optato per la scheda bianca. Si poteva fare diversamente? Forse. Alla fine qualche esponente, nel segreto del voto, ha votato per Ronzino di Art Lista, una goliardata? Ho trovato questa modalità, nelle diverse forze politiche, poco comprensibili ai più che invece di avvicinare i cittadini li allontanano. Il faro dovrebbe essere sempre la linea politica che i diversi gruppi si danno, l’onestà nei rapporti, non fare accordi poco chiari con forze politiche di espressione della maggioranza.  

Per chi di voi è arrivato in fondo a questo scritto, per certi versi anche noioso e me ne rendo conto, comunico che domani mattina protocollerò le mie dimissioni da Consigliere Comunale. Questa decisione è frutto di una lunga riflessione e di condivisione con il gruppo di lavoro di Cologno Solidale e Democratica. Il momento è giusto per far subentrare l’eletto dopo di me, Andrea Arosio, un bravo giovane, competente e volenteroso di fare questa esperienza.

Io non smetto di fare politica e resterò al fianco di Andrea per tutto l’aiuto di cui avrà bisogno, contrariamente in parte di ciò che mi è stato riservato dai miei predecessori.

Colgo l’occasione per ringraziare coloro che hanno riposto nella mia persona la fiducia del voto e che mi hanno spronata in questi anni di occuparmi di varie problematiche. Ho investito molto del mio tempo in questi sei anni e ho imparato tanto, tanto c’è ancora da sapere. D’ora in poi devo occuparmi anche di altro e per questo devo riprendermi dello spazio. Spero di non deludervi ora con questa mia decisione e se vi ho deluso in passato me ne dispiace.

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