ACCUSE E CRITICHE RIVOLTE A CSD SULLE SUE SCELTE E ALLEANZE ELETTORALI

ACCUSE E CRITICHE RIVOLTE A CSD SULLE SUE SCELTE E ALLEANZE ELETTORALI

CSDinforma aprile/maggio 2023 – articolo 2


Alcune persone politicamente impegnate e presenti sui social (fra l’altro tutti in passato hanno militato nella nostra associazione anche con ruoli di responsabilità) hanno criticato i comportamenti e le scelte di CSD durante le lunghe fasi di confronto e discussione, che hanno portato all’accordo elettorale con la candidatura a Sindaco di Stefano Zanelli.

Evitiamo di rispondere ai toni sarcastici e di dileggio nei nostri confronti che sono comparsi in diversi post o comunicati perché pensiamo che la storia e i comportamenti di chi ha rappresentato CSD in Consiglio comunale siano la testimonianza migliore alle accuse sulla ricerca di “poltrone” e sulla “sudditanza” ai partiti nazionali.

Ci interessano invece le critiche politiche ed è a queste che intendiamo rispondere.

CSD è nata dall’incontro fra persone provenienti da due percorsi politico/sociali differenti: il solidarismo cattolico e le esperienze dei movimenti di sinistra nati nel ’68. A CSD hanno aderito anche persone deluse dall’esperienza dei DS colognesi dopo le vicende amministrative dei primi anni 2000 che portarono al “Ribaltone” di maggioranza operato dall’allora Sindaco Milan.

La pratica partecipativa del Forum cittadino per molti anni e l’esperienza della campagna elettorale per “Beretta Sindaco” nel 2004 hanno forgiato una comunità di persone considerata interlocutore autorevole dalle forze politiche cittadine, punto di riferimento per molte associazioni impegnate nel volontariato e soggetto di rappresentanza per molti cittadini alle prese con problemi di vita quotidiana (diritto alla casa, servizi sociali, accoglienza e inclusione).

I valori fondanti di CSD si sono sempre ispirati all’attuazione della Costituzione, in particolare nel suo richiamo alla Pace prima di tutto, all’antifascismo, alla legalità. CSD ha costruito la sua forza, sui temi della Partecipazione, della Solidarietà, della tutela dell’Ambiente, del diritto al Lavoro, dell’agire in politica orientato da comportamenti etici. CSD è presente in Consiglio Comunale da circa 20 anni, quasi sempre all’opposizione (tranne l’esperienza della Giunta Soldano 2010-2015 nella quale ha gestito importanti deleghe assessorili).

Una prima critica riguarda “la crisi dei partiti e delle liste civiche che non crescono ma diventano sempre più asfittiche”.

Abbiamo attraversato anni di grande trasformazione politica e sociale a livello internazionale e nel nostro Paese. Partiti grandi e piccoli sono nati e si sono sciolti. C’è stata l’ascesa e la rapida caduta di leader nazionali, crisi economi-che, la pandemia e poi la Guerra in Ucraina. Abbiamo assistito alla trasformazione dell’atteggiamento verso la guerra da parte di quei partiti che, a livello nazionale, molti aderenti a CSD consideravano il loro riferimento. Ultimo atto, questo, arrivato dopo la partecipazione alle guerre in Iraq e in Afghanistan e ad altre spedizioni militari in Africa e in Medio Oriente. Sul tema della pace, in particolare, CSD (insieme ad altre associazioni e movimenti politici) si è impegnata, ha fatto iniziative e promosso campagne fra i cittadini.

Una seconda critica addossa a CSD “la scelta di privilegiare il piano istituzionale (elezioni, partecipazione al Consiglio. comunale)”. CSD ritiene che la presenza in Consiglio Comunale sia parte dell’attività svolta nella città. Serve ad avere informazioni sulle decisioni di chi amministra, a contestare le scelte sbagliate o pericolose, a portare “nel palazzo” i bisogni e le richieste di quei movimenti o gruppi (pur piccoli) che nella città si organizzano e resistono su temi concreti (casa, diritti, migranti).

Una terza critica afferma che “l’alleanza delle liste civiche col PD può avvenire soltanto in maniera subordinata”. CSD non si sente affatto subordinata al PD. Nel 2020 CSD si è fatta carico di una grande responsabilità spendendosi generosamente per il Candidato Sindaco ma la coalizione si è sfaldata il giorno dopo la sconfitta non certo per colpa nostra. Il PD ha “scaricato” la candidata Sindaco nella prima seduta di Consiglio Comunale e la Candidata ha scelto di rappresentare esclusivamente la sua lista, sancendo di fatto la fine della coalizione. E’ mancata la volontà unitaria di fare tutti insieme una valutazione ed un’analisi del risultato elettorale che, partendo dai mutamenti sociali intervenuti nella città, affrontasse le ragioni della crisi della politica (e del C/S in particolare) provando a ricostruire un tessuto fatto di reti, relazioni sociali, gruppi di cittadini che si muovono collettivamente. CSD si è attrezzata per fare una battaglia di opposizione e di resistenza al dilagare della destra prendendo atto che quella elettorale era stata una coalizione nata senza una coesione politica unitaria

Per quanto riguarda l’attuale alleanza elettorale i nostri critici non colgono alcuni significativi passaggi che hanno di fatto modificato il quadro politico cittadino. C’è una destra divisa che si presenta alle elezioni con diversi candidati. Nel C/S è svanito quello che sembrava essere inizialmente l’asse portante (alleanza tra PD, Terzo Polo e Lista Velluto) e si è costruito un accordo ampio connotato a sinistra ma che comprende anche liste civiche di centro come Cologno Libera. Come CSD abbiamo ragionato guardando alla situazione concreta nella convinzione che si apre una nuova fase politica sia localmente che a livello nazionale.

A differenza di altre liste civiche noi riteniamo che un rapporto con il PD (inteso non solo come partito ma come area d’opinione) sia utile e necessario. A questo partito aderiscono o ne sono elettori, molte persone che con noi lavorano nelle associazioni cittadine o su specifiche iniziative e non riusciamo a immaginare un “progetto politico per la città” che non li veda partecipi. Questo non significa che ci subordiniamo ai dirigenti locali dai quali ci dividono molte cose. Anzi noi auspichiamo che anche a Cologno ci sia quel cambiamento nei contenuti e nel modo di fare politica che Elly Schlein ha annunciato a livello nazionale. Ma questo vale per tutte le forze che si richiamano alla sinistra.

Qui sorge un tema di grande rilevanza per noi. Il significato dell’essere forze civiche che agiscono a livello locale. La nostra ventennale esperienza ci ha condotto a relazionarci con esperienze analoghe presenti in altre realtà della Lombardia e di altre regioni. Abbiamo aderito con convinzione al coordinamento di queste liste e abbiamo sostenuto attivamente il Movimento dei Civici Lombardi che ha eletto 2 consiglieri in Regione proprio come rappresentanti di movimenti e associazioni locali che fanno parte di quella sinistra diffusa che non si riconosce in un partito ma conduce battaglie politiche, elegge Sindaci e Assessori, e porta avanti proposte concrete su temi ben precisi. CSD è parte integrante di questo movimento e dal confronto con le altre esperienze trae contenuti e fa crescere una visione della politica che può competere alla pari con il PD e gli altri partiti. Altri hanno preferito una visione localistica e di contrapposizione che porta ad essere semplicemente autoreferenziali senza avere la capacità di intervenire sulle questioni generali.

Post scriptum

Per il futuro cosa facciamo? Non è intenzione di CSD troncare i rapporti con chi ci critica o ha preso strade diverse in questa campagna elettorale. Per battere la destra sempre più aggressiva che governa il paese serve una mobilitazione ampia e l’aggregazione di molte risorse umane. Se il C/S vincerà le elezioni comunali servirà una visione innovati-va e un modo di stare nelle istituzioni diverso dal passato. Se dovrà fare opposizione dovrà attrezzarsi in modo adeguato evitando protagonismi individuali e subalternità a chi amministra.
Abbiamo commesso errori? Certo. Abbiamo perso tempo e potevamo fare di più? Certo. Ma possiamo e vogliamo recuperare.

Il Gruppo di Lavoro di CSD


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