FARE CHIAREZZA SUL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DI VIA EMILIA
Lunedì 14 luglio, durante l’incontro di maggioranza, i gruppi consiliari e le forze politiche della coalizione si sono espresse nuovamente sul progetto iniziale (progetto A) di Via Emilia e su quello avente per obiettivo la conservazione del maggior numero possibile di tigli (progetto B).
Il secondo progetto veniva incontro, tra l’altro, al problema sollevato con insistenza da un certo numero di cittadini riuniti nel Comitato “Salviamo i tigli”. Comitato, purtroppo, abbondantemente strumentalizzato da alcune forze politiche di opposizione, dal M5S e da alcuni membri del PD, rappresentati dall’esponente regionale sull’ambiente Stefano Facchi.
Agitando il problema della salvezza dei tigli, queste forze cercano un radicamento sul territorio in vista delle prossime elezioni.
Cologno Solidale e Democratica non ha nessuna intenzione di sottrarsi al dibattito e al confronto col Comitato, ritenendo legittimo, anche se unilaterale, il problema sollevato. La questione ambientale, che non può essere ridotta alla difesa di questi o quegli alberi, è uno dei temi che caratterizza la nostra lista civica. Questione che riteniamo abbastanza affrontata dall’attuale Amministrazione (si pensi, tanto per fare un esempio, all’approvazione del Piano di Governo del Territorio e al prossimo rimboschimento di 15 ettari del Parco della Media Valle del Lambro).
C’è da aggiungere che il progetto di riqualificazione di Via Emilia è stato ampiamente discusso nelle opportune sedi (la Consulta di Zona B, ad esempio), a partire dal mese di ottobre 2013, e l’Amministrazione ha ricevuto e incontrato tutto il variegato mondo delle associazioni ambientalistiche (compreso il Comitato). Il percorso di discussione democratica è stato davvero lungo e partecipato.
La criticità della sostituzione dei tigli ha, purtroppo, messo in secondo piano tutte quelle migliorie ambientali, che pure ci sono nel progetto iniziale: la pista ciclabile (prevista nel Piano di Governo del Territorio e nel Piano Urbano del Traffico), la divisione degli scarichi dalle acque bianche da quelle nere, (imposta, tra l’altro, dalla legge), la messa a dimora di nuove piante di medio fusto, la maggiore fluidità del traffico con la realizzazione della rotonda (e, quindi, minore emissione di CO2), ecc.
Dopo le “prove di dialogo” del Sindaco e del Vice Sindaco col Comitato, nell’ultima riunione di maggioranza, Cologno Solidale e Democratica ha chiesto un ripensamento alle forze politiche della coalizione, tornando a prendere in considerazione il progetto B, che pur conservando tutti i principali obiettivi di riqualificazione di via Emilia, prevedeva la conservazione del maggior numero possibile di tigli. Ad esclusione di SEL, di parte di Rifondazione e di alcuni assessori, i gruppi consiliari e le altre forze politiche si sono detti convinti che sia opportuno e giusto procedere col progetto iniziale. Convinzione legittima, per quanto non condivisibile.
A questo punto, invitiamo le forze politiche della coalizione ad assumere tutte le iniziative più opportune volte a spiegare ai cittadini il progetto chiarendone gli aspetti positivi e le eventuali criticità. In particolare, invitiamo il Pd, che è il maggior partito politico della coalizione a fare chiarezza al proprio interno, prendendo pubblicamente le distanze da chi, presentandosi come responsabile regionale sull’ambiente del PD, da mesi non fa altro che denigrare in maniera strumentale ogni decisione legittimamente assunta dall’attuale Sindaco, dalla Giunta e dai gruppi consiliari di maggioranza.