Consiglio Comunale aperto sui problemi delle scuole di Cologno

Consiglio Comunale aperto sui problemi delle scuole di Cologno

Cologno Solidale e Democratica considera positivo il Consiglio Comunale “aperto” di venerdì 11 giugno 2010 sui problemi delle scuole colognesi. La partecipazione dei cittadini è stata ampia e molti genitori, insegnanti e dirigenti hanno potuto prendere la parola, esprimere il proprio punto di vista e portare la propria testimonianza sulla questione. Un dibattito ricco di esperienze sociali, conoscenze e richieste che le forze poltiche hanno il dovere di riprendere.

L’auspicio espresso dall’Assessore alla Pubblica Istruzione era quello di arrivare ad un ordine del giorno unitario per chiedere al Ministro dell’Istruzione, al Direttore Regionale e al Responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale di reintegrare i posti tagliati e garantire il funzionamento di tutte le classi di scuola primaria secondo il modello del Tempo Pieno, così come richiesto da tutte le famiglie colognesi all’atto dell’iscrizione.

Purtroppo, ciò non è accaduto, per espressa volontà politica di una parte della minoranza (PDL, Cologno nel Cuore e Lega Nord ) che, avendo scelto l’ostruzionismo fin dalla prima seduta d’insediamento della nuova maggioranza Soldano, ha fatto di tutto per trasformare la seduta del Consiglio comunale in una confusa baraonda. Intento, in parte, respinto.

Al termine della lunga discussione è stato approvato a maggioranza l’Ordine del Giorno proposto da CSD insieme alle forze poliche della coalizione. In esso si chiede «con forza e determinazione al Ministero della Pubblica Istruzione e, in particolare all’Ufficio Scolastico Provinciale l’assegnazione di tutto il personale necessario per il funzionamento di tutte le classi secondo i modelli didattici previsti dal Piano dell’Offerta Formativa e richiesti dai genitori, nella logica di salvaguardare e valorizzare il modello didattico del Tempo Pieno…»

E’ stato bocciato, invece, quello proposto da PdL, Cologno nel Cuore e Lega Nord che considera “modesto il decremento dei docenti” e, quindi, del tutto riassorbibile «ottimizzando l’organizzazione e con la prevedibile ed auspicata integrazione del numero dei docenti». Ottimizzando l’organizzazione?!…Prevedibile ed auspicata integrazione?!…Chiacchiere. Nessuna richiesta concreta. Nessuna volontà di stare accanto al mondo della scuola così duramente colpito dai loro rappresentanti governativi.

I commenti sono chiusi.