CC 11/9 – INTERVENTO DI MARIO BRESCIANI

CC 11/9 – INTERVENTO DI MARIO BRESCIANI

Ringrazio il Sindaco per l’efficace presentazione delle linee programmatiche e tutti, Sindaco e assessori, per il buon lavoro fatto per rendere il Consiglio Comunale e la città partecipi del lavoro che si intende svolgere nei prossimi anni.

Siamo di fronte ad un progetto e ad una sfida importante e ad una Amministrazione che, pur nella consapevolezza delle difficoltà contingenti, si prende l’impegno di far fare un salto di qualità alla nostra città.

Le linee programmatiche concretizzano le nostre idee per la Cologno del futuro e riprendono in gran parte il contenuto del programma elettorale della coalizione, programma nel quale si riconosce il contributo delle diverse componenti politiche della maggioranza.

Ora occorre mostrare volontà e coraggio per dimostrare che non si tratta solo di parole o di promesse.

Ci vuole coraggio per perseguire obiettivi importanti per la città, per la comunità intera. Non siamo qui a fare gli interessi di pochi, non vogliamo eludere i problemi e siamo qui per migliorare la città a favore di tutti.

Con quali fondi, chiederà qualcuno … i fondi si trovano.

Quando non si tratta di promesse vane o di sparate populiste e, soprattutto, quando c’è la volontà politica i fondi si trovano.

Un esempio tra tutti: a Cologno nel passato è palesemente mancata la volontà di mantenere una realtà che esisteva da quasi vent’anni, fiore all’occhiello della città e modello per l’area della città metropolitana.

Mi riferisco al Centro interculturale delle donne con annessa scuola di italiano per stranieri, che non era un ritrovo per una quindicina di donne come è stato detto stasera, era ben altro, era nato da un progetto pilota sostenuto e preso a modello a livello provinciale.

Va ricordato che a suo tempo, quando l’amministrazione Rocchi, per motivi strettamente ideologici, ha deciso di chiuderla accampando motivi di bilancio, il Centro Provinciale per l’istruzione degli adulti (CPIA) avrebbe garantito i fondi per i corsi di italiano per adulti, che sarebbero stati a costo zero per il Comune, ma questo non è bastato: quindi è mancata la volontà politica. Tra l’altro, va sottolineato perché finora non è stato detto, che la scuola di Italiano permetteva conseguire qui a Cologno Monzese l’attestato di conoscenza linguistica valido su tutto il territorio nazionale, cosa non possibile con i corsi ora disponibili.

Ora questa volontà politica c’è, e questa Amministrazione riaprirà il Centro interculturale delle donne rinnovato nei progetti e nelle energie e sarà un bene per la città riaverlo. I fondi si troveranno,
questo è certo, così come è certa la presenza stabile sul nostro territorio di persone di origine straniera, famiglie, formate da bambini e adulti, uomini e donne e noi affronteremo questa realtà senza pregiudizi ideologici diversamente da chi ci ha preceduto.

Ma questo non è l’unico obiettivo culturale e sociale da raggiungere.

La vita di una città è fortemente caratterizzata dalle relazioni che esistono tra le persone, la componente viva e dinamica della città. Ma una città è caratterizzata anche dalle connessioni tra le diverse zone, o quartieri o costruzioni, ovvero la parte inanimata della città stessa, che ne costituisce la struttura e che ha una sua dinamicità, pur se diversa e lenta.

Una dinamicità rappresentata dai cambiamenti che la forma della città subisce negli anni e che va governata. La città cresce e si trasforma e anche questo processo va indirizzato con gli strumenti opportuni per evitare stravolgimenti e per far si che, oltre ad una crescita armoniosa e sostenibile, si creino le condizioni per migliorare il benessere dell’intera comunità cittadina.

CSD immagina una città nella quale lo sviluppo dei quartieri più attrattivi si trasforma in una risorsa per i quartieri più difficili, una città in cui centro e periferie si relazionano, una città policentrica dove nessuno si senta escluso.

Nel documento programmatico troviamo riferimenti alla città che vogliamo costruire e si indicano azioni precise sulla transizione ecologica, sul bisogno abitativo, sulla città policentrica con sguardo alle periferie e sugli spazi verdi. E’ noto che molte azioni programmatiche dipenderanno anche dalla politica urbanistica che questa Amministrazione svilupperà. Sarà infatti dall’implementazione del PGT ,approvato nel 2021, e dai suoi strumenti di attuazione che arriveranno risorse aggiuntive per il Bilancio Comunale.

Per CSD la tutela ambientale, le scelte di pianificazione territoriale e le decisioni sull’impiego delle risorse di bilancio per i servizi sono sempre state al centro dell’agire politico.

Il PGT contiene obiettivi per la città pubblica, e in particolare indica come risultati da raggiungere l’edilizia residenziale sociale, i servizi qualitativi aggiuntivi e la rete ecologica comunale.

Dobbiamo quindi prepararci ad affrontare in concreto cosa significa tutto questo nelle diverse parti della città interessate dai Piani Attuativi, a cominciare dall’Area Torriani che rappresenta una delle trasformazioni più importanti, significative e attese per la città.

Su questi temi occorre competenza e condivisione degli obiettivi, per questo sarà importante costruire una coscienza pubblica attraverso incontri aperti a tutti.

Siamo rimasti tutti colpiti dai forti eventi atmosferici di questa estate, che sono effetto di un cambiamento climatico che ancora qualcuno nega.

Abbiamo perso, abbattuti dal vento, un gran numero di alberi, che hanno anche causato danni a strutture e case e generato un mole di lavoro enorme, in minima parte ancora da smaltire.

Dobbiamo quindi ripristinare il nostro patrimonio arboreo, come già previsto dalle linee programmatiche e dal piano Forestami, ed anche ripensare a quali tipologie di alberi e arbusti piantare in previsione di una manutenzione più efficace e per prevenire i rischi di possibili fenomeni distruttivi. Non possiamo fare a meno degli alberi, ovviamente, ma dobbiamo e possiamo evitare che diventino un pericolo per le persone.

Se parliamo di prevenzione del rischio non possiamo fare a meno di pensare al lavoro e a quanti morti ancora abbiamo in Italia ogni anno. Nel programma dell’amministrazione sono previste azioni a supporto dello sviluppo del lavoro, per favorire l’ampliamento dell’offerta e per la formazione ma si sottolinea anche la volontà di garantire la regolarità e la sicurezza sul lavoro.

Non possiamo accettare che per il lavoro, magari anche mal pagato e precario, si mettano a rischio la salute e la vita.

Il tema della salute lo ritroviamo in modo trasversale nel programma, quando si scrive di ambiente ed ecologia, di città e sviluppo sostenibile, di benessere fisico e psichico delle persone.

Per quanto riguarda la sfera di intervento medico occorre attivarsi per mantenere e sviluppare servizi di sanità pubblica e di qualità, vicini alle persone: vicini in termini di tempo e di spazio.

Non è accettabile che per fare analisi o ricevere cure si debbano aspettare mesi o fare spostamenti di ore.

Le cure vanno portate vicino a chi ne ha bisogno e l’amministrazione farà sentire la sua voce
soprattutto per andare incontro alle esigenze dei tanti anziani che vivono nella nostra città.

Rispetto alla violenza di genere di cui le cronache sono tristemente piene, occorre, inoltre, dare maggiore impulso all’impegno educativo e culturale per contrastare quella che il nostro Presidente
Mattarella ha definito un’ “intollerabile barbarie sociale” e per superare la “mentalità distorta e la miserabile concezione dei rapporti tra uomo e donna”.

La nostra è una città profondamente ferita dalla tragica morte di Sofia Castelli. Questo delitto incomprensibile ha lasciato un segno in tutti noi e ci ha fatto capire che certe realtà distorte e inaccettabili possono essere molto vicine a noi. A questa tragedia la città ha risposto molto bene, dimostrando solidarietà e partecipazione, soprattutto da parte dei giovani. E’ innegabile che i giovani in questo momento storico stanno vivendo un disagio profondo che è compito anche delle Amministrazioni intercettare e tentare di arginare.

Dobbiamo quindi coinvolgere e dar spazio alle tante forze positive che sono presenti sul nostro territorio, rappresentate da singoli cittadini o da gruppi.

Per questo vogliamo valorizzare il rapporto con le associazioni del territorio, che sono parte integrante e attiva del tessuto della città e un prezioso aiuto per l’ente comunale, e con queste contribuire a sviluppare la parte buona della città e far crescere la coscienza civica individuale e collettiva anche per contrastare la violenza di genere in ogni sua forma.

Le Linee Programmatiche affrontano in modo trasversale i temi del benessere della persona, della sostenibilità ambientale e della gestione territoriale e, anche grazie al richiamo all’Agenda ONU 2030 e ai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, chiariscono bene i riferimenti e la direzione da intraprendere se vogliamo assicurare un futuro migliore alla città, per non lasciare indietro nessuno e fare dei temi dell’equità, dell’inclusione e della qualità della vita i cardini della nostra politica nei prossimi anni.

La sfida è impegnativa e siamo pronti a fare la nostra parte. Spero che dal Consiglio Comunale nella sua interezza e dalla partecipazione dei cittadini arrivino sostegno e contributi alla realizzazione di questo progetto, che può e dev’essere considerato un progetto collettivo e partecipato.

Mario Bresciani
Capogruppo di Cologno Solidale e Democratica
Intervento al Consiglio Comunale del 11/9/2023

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