In Lombardia è tempo di un sistema ferroviario europeo
Trenord è una società partecipata con la fusione tra LeNord e Trenitalia, 50% di proprietà di Regione Lombardia. Con gli accordi parasociali è Regione che controlla tutto anche attraverso i posti di potere strettamente riconducibili alla Lega Nord, a capo di FNM c’è il leghista Andrea Gibelli, il direttore generale è Giovanni Piuri in quota CL.
La gestione di questi anni, ad essere generosi, è inefficiente:
- flotta dei mezzi vecchi e inquinanti,
- probabilità di incappare in un ritardo 22% (*),
- convogli che prendono fuoco,
- numero delle corse ridimensionate del 5% negli ultimi cinque anni,
- numero delle corse su alcune tratte sono state abolite nelle ore serali e nei weekend,
- costo del servizio il più elevato d’Italia (22 euro al chilometro contro una media nazionale di 12 euro).
Nonostante la gestione disastrosa del governo di destra regionale, l’Assessora leghista Terzi ha annunciato che affideranno per altri dieci anni l’appalto a Trenord senza avviare una gara d’appalto pubblica e trasparente, così come ci ha indicato la direttiva europea. Lo ricordiamo per chi non ne è a conoscenza, le tariffe e i livelli di offerta li decide esclusivamente Regione Lombardia.
La Lombardia si merita un sistema di mobilità adeguato ed efficiente, sia per l’impatto ambientale con una flotta meno inquinante e sia dal punto di vista sociale con costi per gli utenti differenziati, con il principio di progressività e gratuità per gli under 25 (studenti) e per coloro che si spostano per accedere alle cure sanitarie.
(*) fonte Traspol – Trenord, una locomotiva in lenta frenata – Lavoce.info