MONOPATTINI: NON SOLO ORDINANZE

MONOPATTINI: NON SOLO ORDINANZE

QUESTIONE MONOPATTINI: NON SOLO ORDINANZE

SERVE FARE PREVENZIONE, EDUCAZIONE E FORMAZIONE

L’Amministrazione Comunale Colognese ha emesso l’Ordinanza n. 81 del 10/9/21, volta a limitare la velocità dei monopattini a 20km/h, a seguito dell’approvazione delle linee guida adottate dalla Giunta Comunale (n. 136 del 09/09/2021).

Questi mezzi di “micro-mobilità elettrica” sono stati introdotti in via sperimentale dalla legge n. 145/2018.

Il decreto-legge n. 162/2019 ha disciplinato sanzioni, ambiti di circolazione, limiti di velocità, dispositivi di sicurezza, corretto utilizzo, caratteristiche costruttive e sanzioni amministrative. In particolare:

  • età minima di quattordici anni per la loro conduzione;
  • limite di circolazione sulle strade urbane, ove è consentita la circolazione dei velocipedi, e sulle strade extraurbane, all’interno della pista ciclabile;
  • limite di velocità di 25 km/h sulla carreggiata;
  • divieto di circolazione nel periodo di oscurità notturna, da mezz’ora dopo il tramonto, o di giorno quando le condizioni atmosferiche richiedano l’illuminazione, per i monopattini sprovvisti o mancanti di luce anteriore bianca o gialla fissa e posteriormente di catadiottri rossi e di luce rossa fissa e, per i mezzi che invece possono circolare in tali circostanze, obbligo per i conducenti di indossare giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità;
  • obbligo per i conducenti di procedere su un’unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due, di tenere libero l’uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio sempre con entrambe le mani, salvo che non sia necessario segnalare la manovra di svolta;
  • obbligo di indossare un idoneo casco protettivo per i conducenti di età inferiore a diciotto anni;
  • divieto di trasportare altre persone, oggetti o animali, di trainare veicoli, di condurre animali e di farsi trainare da un altro veicolo.

Dopo il grave fatto di cronaca della tragica morte di un ragazzo a Sesto San Giovanni, sulla falsa riga dell’ordinanza del Sindaco di Sesto, il Sindaco Rocchi e la sua Giunta hanno introdotto il limite di 20 km/h su carreggiata e pista ciclabile, oltre al divieto di transito all’interno delle isole pedonali.

Con l’amministrazione Rocchi siamo alle solite! Quando i buoi sono scappati dal recinto si corre ai ripari!

CSD crede che amministrare una città non significhi solo emanare editti, ma è necessario soprattutto fare prevenzione, educazione e formazione. Considerata la diffusione sempre più massiccia di questi mezzi, a basso impatto ambientale, è urgente ripensare alla viabilità cittadina e al potenziamento di piste ciclabili ragionate.

Da anni CSD parla di ZTL e zone a 30 km/h, soprattutto per la promozione della cosiddetta mobilità dolce.

Dei tantissimi cittadini che utilizzano i monopattini quasi quotidianamente, non tutti conoscono il regolamento vigente: il risultato è l’aumento degli incidenti, a volte con conseguenze persino fatali, come nel caso del ragazzo morto a Sesto San Giovanni.

In generale, a livello di circolazione i monopattini vengono equiparati alle biciclette, e seguono le medesime regole stabilite dal Codice della Strada: se non ci sono piste ciclabili disponibili, possono circolare sulla carreggiata, ma tenendo la destra e rispettando precedenze e semafori.

Sappiamo che i Comuni possono decidere:

•        il numero di licenze attivabili;

•        il numero massimo di monopattini permessi in città;

•        l’eventuale obbligo di assicurazione;

•        le modalità di sosta dei monopattini;

•        le limitazioni alla circolazione in alcune aree del territorio comunale.

A Cologno Monzese si conoscono questi dati? Quante le licenze attivabili? Quanto è il numero massimo di monopattini permessi in città?

Un’amministrazione preoccupata per i propri cittadini NON PUÒ E NON DEVE solo soffermarsi ad imporre limiti di velocità e di circolazione. Noi pensiamo ad esempio che l’obbligo di assicurazione può essere uno strumento importante per far prendere coscienza i fruitori dei rischi in cui si può incorrere. Anche l’obbligo del casco per gli adulti, non solo per i minori di 18 anni, va verso la direzione di una maggiore attenzione e consapevolezza per non danneggiare gli altri e se stessi.

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